Minicorso online Immagine Corporea

Rapporto con il corpo e cultura della dieta

Area tematica
Benessere
Livello
Intro

In breve

Il corso è online e prevede 3 moduli  registrati della durata di 1,30 ora circa.
Queste sono le principali tematiche che affronteremo:

  1. Cos’è l’immagine corporea: come funziona e qual è la sua relazione con il cibo
  2. Cos’è la cultura della dieta: scoprire i pensieri della cultura della dieta e come ostacolano il rapporto con il corpo
  3. Cosa vuol dire accettarsi: come combattere i pensieri della dieta e costruire una relazione di benessere con il proprio corpo


Francesca Tamponi

Docente
Bio

Descrizione

Risponderemo insieme a queste domande: 
Quanto quello che vediamo allo specchio è influenzato dai nostri pensieri sul cibo?
Quanto i nostri pensieri sul cibo sono influenzati dalla cultura della dieta?
Quanto possiamo agire per cercare di migliorare il nostro rapporto con il corpo?


Contenuti

Francesca Tamponi

Terp esperta in disturbi alimentari e immagine corporea

Sono una Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica esperta in Disturbi Alimentari e Immagine Corporea. 

Negli anni con il mio lavoro ho ascoltato le storie di tantissime persone: le storie di corpi diversi, spesso non accettati dalla società, discriminati, giudicati in base al loro peso e sfiniti dal vivere sotto la pressione incessante della cultura della dieta e dell’industria della bellezza. 

Da anni porto avanti un progetto di sensibilizzazione attraverso i social: questo mi ha dato modo di ascoltare le voci di molte più persone e mi ha aiutato ancora di più a pormi delle domande (spesso scomode), a mettermi in discussione e cercare risposte nella scienza. 

Ho scelto di trovare un nuovo modo di aiutare le persone che fosse in linea con i miei valori di professionista sanitaria e di femminista intersezionale: ho scelto di abbracciare un approccio anti-dieta e inclusivo per tutti i corpi, all’interno della cornice HAES ® (Health at Every Size).

Fare formazione sugli Approcci Inclusivi al Peso e alla Salute è per me una grande soddisfazione perché far avvicinare nuovə professionistə a questo approccio permette di creare una nuova sanità non grassofobica, inclusiva e intersezionale che sino a qualche anno fa mi sembrava lontantissima ed utopica e che è davvero preziosa per il benessere delle persone.